Il Borgo medievale di Capalbio: Palazzo Collacchioni, uno splendido palazzo rinascimentale all'interno della rocca Aldobrandesca

La Toscana è una regione tutta da vivere e da scoprire in ogni suo angolo, dove tutto parla di storia e di arte, figlia di illustri personaggi legati al territorio, da Leonardo da Vinci a Michelangelo fino a Dante Alighieri.
C'è poi la Toscana naturalistica, con paesaggi che lasciano senza fiato per via della loro indicibile bellezza: si pensi alle colline del Chianti, alle Crete Senesi, alla Val d'Orcia e alla Maremma, in particolare quella Grossetana che si estende dalla foce del Chiarone al Golfo di Follonica, includendo sul territorio la valle bassa dell'Ombrone e lande sperdute popolate da cavalli guidati dai butteri e punteggiate da borghi pittoreschi come Pitigliano, Manciano e Capalbio. Definita in passato come Piccola Atene per via del suo patrimonio artistico, la cittadina preserva una suggestiva atmosfera medioevale, dove ogni vicolo e angolo sembra rimasto indietro in tempi lontanissimi.

Vacanze a Capalbio: alla scoperta del Palazzo Collacchioni

Il centro storico di Capalbio è un piccolo gioiello medioevale fatto di case in pietra, balconi fioriti, vicoli e una doppia cinta muraria che lo cinge sin dall'XI-XII secolo, periodo in cui gli Aldobrandeschi eressero le prime mura. La seconda cinta muraria fu costruita invece dai senesi nel XV secolo. Chiunque può camminare sui camminamenti di ronda, accessibili sia da via Vittorio Emanuele II che dalla Porta Senese, l'antico ingresso a Capalbio con doppio arco, stemma mediceo e resti di quel portone in ferro che veniva chiuso di notte per mantenere sicuro il borgo.
Tra i monumenti simbolo di Capalbio c'è sicuramente Palazzo Collacchioni, letteralmente addossato al torrione della bellissima Rocca Aldobrandesca. Si tratta di uno dei palazzi più eleganti della cittadina maremmana, a pianta quadrangolare e con alla base un possente basamento a scarpa. A ingentilire l'edificio c'è la terrazza merlata in cima, dalla quale si gode di una vista bellissima su tutto l'abitato.
In passato Palazzo Collacchioni apparteneva alla romana Abbazia delle Tre Fontane, per poi passare nell'XI secolo nelle mani degli Aldobrandeschi, che si impegnarono a fortificare maggiormente la costruzione.
Il palazzo, nel corso dei secoli, divenne possedimento degli Orsini di Pitigliano e poi dei Senesi nel '400, diventando da quel momento una vera roccaforte nel sud della Repubblica di Siena. Con la caduta di Siena subentrarono i Medici e Palazzo Collacchioni entrò a far parte del Granducato di Toscana, seguendone inevitabilmente le sorti.

Cosa vedere nel Palazzo Collacchioni e non solo

Palazzo Collacchioni presenta, oltrepassando il portale d'ingresso, una bella corte con tanto di pozzo, il quale veniva utilizzato per prelevare l'acqua contenuta in una cisterna sotterranea.
L'edificio è composto da tre piani e, nonostante gli interni non siano ormai molto arredati e piuttosto spogli, emanano ugualmente un certo charme: molte stanze infatti sono dotate di grandi camini e affrescate in stile rinascimentale. Tra i pochi ma pregevoli mobili d'epoca presenti all'interno del palazzo c'è il bellissimo pianoforte Conrad Graf che, a quanto si racconta, pare sia stato suonato anche dal compositore giacomo Puccini, nel corso delle sue numerose soste a Capalbio.
Palazzo Collacchioni è stato scelto in passato anche da Duccio Tessari come set del suo film "C'era un castello con 40 cani" con Salvatore Cascio e Peter Ustinov. Molti dei più importanti eventi a Capalbio si svolgono proprio a Palazzo Collacchioni e nella vicina Piazza Magenta, dove vanno in scena Capalbio è Vino e il Premio Internazionale Capalbio: questa sorta di festival attira molti vip a Capalbio, tra artisti, giornalisti, storici e politici.
Da Palazzo Collacchioni è facile raggiungere la Pieve di San Nicola, costruita tra l'XI e il XII secolo, all'interno della quale è possibile ammirare una serie di bellissimi affreschi rinascimentali di evidente scuola umbro-senese, tra i quali spicca una splendida Madonna in trono con Bambino. A due passi dalla chiesa si trova poi l'Arco Santo, sovrastato dalla scultura in pietra raffigurante la testa dell'imperatore Adriano del II d.C., proveniente con molta probabilità dall'antica città romana di Cosa.

Hotel Residence Valle del Buttero

Nel cuore di Capalbio, immerso nella fitta e lussureggiante vegetazione tipica della Maremma, sorge l'Hotel Residence Valle del Buttero. Questa struttura ricettiva è il meglio per chi desidera godersi la vacanza a Capalbio e dintorni, senza allontanarsi dal centro storico, raggiungibile a piedi in pochissimi minuti. Le camere, così come le suite e gli appartamenti, sono dotate di tutti i comfort, dal wi-fi alla tv satellitare fino all'aria condizionata, con un simpatico set di cortesia a base di olio di oliva della Maremma che dimostra l'attenzione dell'hotel per i suoi ospiti, che a Valle del Buttero si sentono davvero coccolati. La struttura mette a disposizione dei suoi ospiti un tavolo da ping-pong, il biliardo, una bella piscina all'aperto circondata da un verde giardino e poi una palestra con attrezzi della Technogym.
La prima colazione è fatta di prodotti genuini e a km0, preparati in loco come torte e crostate, e formaggi locali: c'è anche la possibilità di optare per colazioni con latte di soia o di riso oppure con prodotti senza glutine.
L'Hotel Residence Valle del Buttero resta impresso negli ospiti, che non possono non apprezzare la gentilezza e la cortesia di tutto il personale, attento a ogni esigenza come una famiglia che accoglie vecchi amici nella propria dimora. Mette anche a disposizione dei voucher per pranzare in ristoranti convenzionati di Capalbio a prezzi leggermente scontati, in modo da gustare la cucina tradizionale toscana fatta di piatti come l'acquacotta, la pappa al pomodoro, i pici, i tortelli maremmani al ragù e il cinghiale alla cacciatora.
Dall'Hotel Residence Valle del Buttero è possibile fare escursioni nel territorio circostante, le attività a Capalbio da fare assolutamente, per scoprire luoghi come la spiaggia sabbiosa lunga ben 12 km, la splendida Riserva Naturale Statale del Lago di Burano e infine il Giardino dei Tarocchi a Garavicchio.

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10/10/2023
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