I dintorni di Capalbio: l'incantevole Magliano in Toscana, il borgo medievale circondato da vigne e colline
Magliano in Toscana: il fascino della storia
La bellezza di Magliano in Toscana ti coglie impreparato. Sei intento a percorrere la statale 323 quando, all’improvviso, il tuo sguardo viene catturato dai torrioni, dall’antica cinta muraria e dalla raffinata architettura medievale di questo piccolo borgo nato in epoca etrusca con il nome di Heba.
In queste zone la storia è padrona di ogni singolo respiro.
Nel 1883 è stata rinvenuta proprio qui una lamina in piombo che ha dell’incredibile. Il famoso Piombo di Magliano, questo il suo nome, è una delle iscrizioni etrusche più lunghe mai ritrovate, 70 parole che si sono rivelate fondamentali proprio per la codifica della lingua etrusca.
Le porte d'accesso al paese sono tre: Porta Nuova, Porta San Martino e Porta San Giovanni.
Alza lo sguardo, osserva l’imponente cinta muraria che le sovrasta e dedica una piccola parte della tua escursione al percorso che si snoda lungo il camminamento della Ronda. Qui potrai immergerti nella potenza di queste mura che difendono Magliano sin dal tardo Medioevo, e ammirare l’imponenza dei torrioni, edificati durante la dominazione senese e firmati, molto probabilmente, da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta. Ammira il panorama circostante e lascia che la campagna maremmana seduca il tuo sguardo e lo conduca fino al limite dell'orizzonte dove troverai ad attenderti l’intensa sfumatura del mare. È arrivato il momento di scendere e di immergersi nella quotidianità del borgo.
Entra dalla Porta San Giovanni, percorri Corso Garibaldi e fermati ad ammirare la raffinata architettura gotica del Palazzo di Checco il Bello, al secolo Francesco Salvi. Il nome curioso del Palazzo pare sia dovuto sia alla fine sensibilità artistica del Salvi sia alla fama di tombeur de femmes.
In Piazza della Repubblica, a pochi passi dal Palazzo di Checco, troverai la Pieve di San Giovanni Battista al cui interno sono conservati degli importanti affreschi della scuola senese e una fonte battesimale di età rinascimentale.
Nel tuo carnet di viaggio non può mancare una visita alla Chiesa di San Martino e al suo portale frontale e al Palazzo dei Priori dove potrai ammirare gli stemmi di tutti i podestà che hanno guidato il borgo nel corso dei secoli.
Attenzione, la tua visita non finisce qui. Preparati a un’incursione in un mondo fatto di leggende, realtà, fantasia e superstizione.
Magliano in Toscana tra streghe e innamorati infelici
A poca distanza dall'ingresso nel borgo, il tuo sguardo verrà catturato da un ulivo le cui dimensioni sono davvero da record. Alto 10 metri e largo ben 8 metri e mezzo, pare sia addirittura più antico di quello del Getsemani ma non è questa la sua particolarità.
La leggenda narra che una strega del luogo avesse scelto questo esemplare per celebrare i riti sabbatici del venerdì.
La donna cantava e ballava sotto quei rami che si muovevano per assecondare il ritmo della sua danza, acquistando quell'aspetto contorto e annodato visibile ancora oggi. Al termine, la strega rinunciava alla sua forma umana per trasformarsi in un seducente gatto che rimaneva a vegliare la pianta fino al venerdì successivo.
A due chilometri da Magliano troverai San Bruzio. Le rovine di questa antica abbazia ti affascineranno per l'architettura romanica e per i capitelli scolpiti secondo i dettami dello stile franco-lombardo.
A colpirti però sarà l’atmosfera che si respira lungo queste mura. Se tendi con attenzione l’orecchio potrai sentire i lamenti di un giovane che, dalla notte dei tempi, cerca disperatamente la sua amata.
Pare che, tra le rovine di San Bruzio, si aggirasse un tempo il Destino. Una sera, la sua attenzione venne attirata da una ragazza del paese accorsa per implorarlo affinché salvasse il suo amato da morte certa. Il Destino accolse la sua richiesta ma ben presto la giovane tornò sui suoi passi per consegnare la sua vita al Fato perché il giovane, ormai sano e salvo, non voleva saperne più niente di lei.
La ragazza morì come richiesto e l’anima del suo innamorato, colto da un tardivo rimorso, vaga ogni notte lungo le rovine, supplicando il Destino di ridargli la sua amata.
È difficile stabilire il confine tra realtà e leggenda: quello che sappiamo con certezza però è che San Bruzio, dominato da un fascino austero e selvaggio, è un luogo che rimarrà per sempre nel tuo cuore.
A questo punto del nostro viaggio, supponiamo che tu abbia bisogno di una pausa corroborante: ti va di lasciarti sedurre dalla cucina tradizionale toscana?
Ti diamo qualche indirizzo utile. Se ami la cucina tipica del territorio maremmano, ti consigliamo una sosta al Ristorante da Guido di Via Roma oppure al Ristorante da Sandra, in pieno centro storico, dove potrai gustare gli autentici tortelli maremmani e il saporito cinghiale al Morellino. Un altro indirizzo da non perdere, soprattutto se sei alla ricerca di una cucina semplice e genuina, è La Poventa in via Giuseppe Garibaldi.
Magliano però non è soltanto arte, leggenda e buon cibo. Uno dei protagonisti indiscussi del territorio è il vino toscano, il borgo si trova proprio nel cuore della zona di produzione del Morellino di Scansano DOCG. Ti segnaliamo alcune delle migliori cantine della zona dove potrai degustare delle ottime etichette: la Lecceta Del Sarto, la Doga Delle Clavule e Il Groppone.
Magliano in Toscana: dove dormire
Il tuo viaggio alla scoperta della Maremma e dei dintorni di Capalbio è un tour che promette di regalarti emozioni a non finire.
Per godere di tutte le bellezze (e prelibatezze) di queste zone, hai bisogno di un porto sicuro dove approdare per concederti la giusta dose di relax e riposo.
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